I luoghi storici della città
Un itinerario storico e artistico per scoprire Riccione attraverso i luoghi-simbolo della città
ripercorrendo la perla verde con le sue storiche ville ed i suoi palazzi, oggi testimoni del patrimonio artistico culturale della riviera Romagnola.
Itinerario a piedi tra le ville ed i palazzi storici di Riccione
- ll Castello degli Agolanti,
- Giardino d’infanzia Ceccarini,
- Ospedale Ceccarini,
- Villa Lodi Fè, Franceschi e Mussolini,
- il porto,
- il ponte romano
questi luoghi verranno dotati di pannelli esplicativi in lingua italiana e inglese,
con informazioni storico-architettoniche a raccontarne il passato e la vita attuale, realizzati grazie al supporto del Lions Club di Riccione.
Il programma prevede di visitare Riccione
e scoprire le sue origini, come una volta… in modo sostenibile, a piedi, di corsa, o in bicicletta
Castello degli Agolanti
Partenza dell’itinerario sulle colline di Riccione, da cui è possibile godere di un bellissimo panorama sulla costa e sulla Perla Verde dell’Adriatico.
Scendendo si arriverà alla seconda tappa del percorso, davanti al Giardino d’Infanzia Ceccarini, vicino alla Biblioteca comunale di Riccione (circa 15 minuti a piedi)
Qui sono custoditi alcuni estratti elaborati dal ricercatore Rodolfo Francesconi, relativi ai carteggi epistolari tra Maria Boorman Ceccarini e il riccionese filantropo Sebastiano Amati.
Chi era Maria Borman Ceccarini
Maria Borman Ceccarini
“ Ho di che mi avanza, sono in dovere di darlo ai poveri”
Una donna Americana, moglie del dottore Giovanni Ceccarini,
tra i più grandi benefattori della storia della provincia di Rimini.
Infatti Alla fine dell’800 Riccione ha un’economia arretrata e il turismo è ai primordi, i coniugi Ceccarini hanno cordiali rapporti con la popolazione e ne sono testimonianza gesti concreti di solidarietà.
Si occupa dell’illuminazione pubblica del paese, anticipa i fondi per il porto, realizza la strada di accesso all’approdo, distribuisce per anni 300 minestre giornaliere per lenire la miseria.
Villa Lodi Fè
(viale Magnolie, vicino alla stazione di Riccione) Esempio di notevole interesse storico artistico di villa per le vacanze e relativo parco risalenti all’inizio del XIX sec.
La magnifica dimora assume le forme caratteristiche dello chalet nel parco, caratterizzato dalle finestre archivoltate, dalla pendenza delle falde di copertura, dal motivo decorativo a riquadri dell’intonaco esterno
Villa Franceschi
la bellissima costruzione la cui realizzazione si colloca in una prima fase tra il 1900 e il 1910 ed in una seconda fase verso gli anni venti nell’aspetto e con le decorazioni che oggi ammiriamo (l’edificio oggi è sede della Galleria d’arte contemporanea).
Curiosita: Forse per il terremoto dei 1916 o per passaggio di proprietà, l’edificio negli anni ’20 viene ristrutturato e ampliato, inoltre non appare nel catasto originale del 1901, ma solo nel 1912.
A causa della tradizionale penuria d’acqua pre-acquedotto del 1929 , all’interno del piccolo capanno in giardino si nasconde il pozzo, dotazione indispensabile nelle ville riccionesi dei primi del secolo
Villa Mussolini
appartenuta a Benito Amilcare Andrea Mussolini militare, giornalista, dittatore italiano e presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943, il quale con la passione per i bagni in mare portò la città di Riccione ad essere meta di illustri personaggi politici e di spettacolo.
Curiosità: La villa venne acquistata da sua moglie Donna Rachele nel 1934 per poi essere ristrutturata nel 1940 e comprendeva tutta l’area compresa dei campi da tennis.
Il porto canale di Riccione
Oggi il porto è ancora considerato un piccolo molo per barche da pesca e piccoli ormeggi, si vocifera da anni che sia in corso un progetto per una sua completa riqualificazione e ampliamento.